L’Olimpus Roma e Alessio Di Eugenio: 8 volte si'
23, Di Eugenio. Alessio è sempre più Blues. Così giovane e così veterano, solo 24 anni di cui un terzo vissuti con la casacca dell’Olimpus Roma: per Alessio Di Eugenio inizia l'ottavo anno consecutivo nel club di Roma Nord.
Dal Blues all’Azzurro, tra i volti della Nazionale Italiana, a pochi giorni dal rientro dal Raduno di Manzano, Alessio Di Eugenio rinnova e torna a parlare della lunga storia d’amore che lo lega all’Olimpus Roma, tra passato, presente e futuro: “Una grandissima soddisfazione innanzitutto aver rinnovato perché ormai si vede poco nel nostro sport, e in generale nel calcio, una storia così lunga e per me questo è motivo di orgoglio. Ho sempre sostenuto che storie come la mia con l’Olimpus possano far bene al pubblico e agli addetti ai lavori perché c’è bisogno di narrazioni di questo genere per coinvolgere, per portare pubblico al palazzetto e questo è possibile solo se i giocatori si affezionano alla maglia, ai colori. Tutto ciò va oltre la società, gli allenatori, i compagni, è un qualcosa che senti dentro, viscerale, e rappresentare la propria città per me è bellissimo e di fondamentale importanza quindi anche gran parte della trattativa ha funzionato perché ci tenevo io e ci teneva la società.
Che Alessio Di Eugenio vedremo? Sicuramente cresciuto, con l’esperienza della serie A sulle spalle e con una preparazione a determinati eventi che prima ovviamente non avevo: quando giochi una finale di Coppa Italia e la perdi a un minuto dalla fine, quando perdi le due semifinali dei playoff, quando giochi partite di un certo livello comunque acquisisci competenze e cogli spunti importanti per le gare che andrai ad affrontare in futuro perciò è fondamentale ciò che è successo durante lo scorso anno, è stato fondamentale anche perdere, e a questo aspetto spesso non ci si pensa. Mi sento tanto migliorato e altrettanto fortunato nel poter giocare un altro campionato di vertice perché la società ha mantenuto un’ossatura solida e ha cercato di completare la squadra nel modo migliore possibile. Secondo me sarà una stagione molto divertente all’insegna di uno sport comunque diverso rispetto a prima vista l’introduzione della riforma, come tutti sanno io sono a favore perché se da una parte adesso c’è una regola che in questo momento sta tagliando fuori tantissimi ragazzi fenomenali, dall’altra ce ne era una non scritta che ne escludeva tanti altri italiani, quindi, c’era bisogno di dare almeno a livello morale e psicologico una scossa. Solo il tempo poi ci dirà cosa è giusto e cosa è sbagliato ma, a mio avviso, sarà una stagione spettacolare sotto tanti punti di vista e che farà crescere il movimento in generale”.