Olimpus, torna mister Valeria Scattone
Dopo una stagione alla Loggia Vernici Lazio, Valeria Scattone torna all’Olimpus, la Società con la quale ha raggiunto la Serie A ed ha iniziato la sua carriera da mister. In blues ricoprirà il ruolo di allenatore in seconda, affiancando Daniele D’Orto. “Per il momento ho tante sensazioni positive”: queste le prime parole di Scattone dopo l’incontro con la Società.
Tornare all'Olimpus ed essere l’allenatore in seconda di Daniele D’Orto proprio lì, dove tutto è iniziato. Cosa provi?
SCATTONE: “E’ come tornare a casa. Un po’ come per Lisi. L’Olimpus è stata la mia casa per tanti anni da giocatrice, ho smesso di giocare con la maglia dell'Olimpus addosso. E' un po' come tornare in famiglia. E' stato uno dei tanti motivi per i quali ho detto sì a D'Orto: il cuore. Ho usato tanto cuore...”
La squadra sarà formata da un blocco Lazio, da alcune giocatrici già Olimpus più... altre di cui sapremo presto…
SCATTONE: “Sembra sia la squadra da battere quest'anno. Mister D'Orto e l'Olimpus stanno allestendo una delle squadre più attrezzate del campionato che verrà. Sicuramente è un onore far parte di questo staff. Quando si parla del ‘blocco Lazio’ si fa riferimento a giocatrici del quartetto titolare: Siclari e Lisi, due italiane fortissime, Lucileia e Taty non c'è neanche da nominarle, parliamo di due ‘mostri’. Credo che anche quest'anno imparerò molto, sia da d'Orto che dalla squadra a disposizione. Sarà bellissimo”
Cosa ti aspetti dalla prossima stagione?
SCATTONE: “Un bellissimo campionato. Vedo tanti movimenti, molti pezzi importanti stanno prendendo altre strade e molte squadre stanno intraprendendo percorsi diversi. Prima, semplicemente guardando le rose, avevi delle certezze circa il valore tecnico di una squadra... Ora si stanno mischiando un po’ le carte: ci saranno belle sorprese. Non vedo l'ora di iniziare”
Poi, in chiusura, da Valeria Scattone arriva un pensiero alla passata stagione: “Volevo ringraziare il Presidente Piersigilli, per avermi dato l'opportunità di far parte dello staff Lazio, e Roberto Lelli, mio maestro di calcio a 5; senza di lui il mio futuro non sarebbe mai esistito, qualsiasi esso sarà, non ci sarebbe se, a suo tempo, non mi avesse chiesto di fargli da secondo”.