Scuola calcio | Coach Scifo
Coach Giacomo Scifo
2014 Olgiata-Gentili
Giacomo, essere un punto di riferimento per tanti ragazzi in età evolutiva e poter divenire un modello educativo che valore assume a livello personale e professionale per te?
“Il calcio è la mia passione, nata non appena ho imparato a camminare scegliendo da subito il pallone come mio migliore amico da cui non mi volevo separare mai. Il calcio è stato, si può dire, il mio compagno di vita da giocatore, da agente di calciatori fino ad arrivare ad oggi come allenatore. Vivere e poter condividere tutte le mie esperienze di vita nel mondo del calcio con i ragazzi è meraviglioso e indescrivibile ma al tempo stesso molto complicato e delicato proprio perché sei visto da loro come un modello di riferimento, un esempio da seguire per poter imparare, migliorare e cercare di coronare quel sogno che appartiene a milioni di bambini ma che, solo in pochissimi, riescono a realizzare. La nostra figura è per questo molto importante e delicata perché, oltre a dover insegnare ai ragazzi il gioco, le tecniche, le tattiche, dobbiamo anche educarli allo spirito sportivo, alla sana competizione, al saper vincere e al tempo stesso al saper perdere se il nostro avversario è più forte di noi, nel rispetto delle regole e dei comportamenti. Solo così possiamo crescere degli atleti pronti al mondo dei professionisti”.
Il calcio inteso come culla dei sogni o come dimora per crescere le future generazioni?
“Le mie esperienze professionali mi portano a scegliere entrambi: culla dei sogni perché tutti noi quando abbiamo iniziato a giocare a calcio abbiamo avuto un obiettivo comune, un sogno comune: quello di arrivare, quello di diventare un calciatore professionista. Cullare questo sogno ti dà la forza e la volontà di andare avanti nel tuo percorso formativo per raggiungere il tuo obiettivo, il tuo sogno.
Dimora per crescere future generazioni perché nella vita non si smette mai di imparare, ancor di più all’inizio del percorso formativo. Ogni calciatore professionista è passato per questo percorso di crescita, anno dopo anno, fatto di tanto impegno, tanto lavoro e grandi sacrifici: non esiste altra strada che questa per arrivare nel mondo dei professionisti e quindi non può che essere la dimora per far crescere le nuove generazioni”.
Cosa significa per te essere all’Olimpus Roma?
“Per me Olimpus Roma è la mia casa, la mia famiglia, una parte della mia vita che ritorna. Mi spiego meglio, conosco il presidente Andrea Verde da circa venticinque anni e, dal 1999 quando è nata questa società, io ne sono stato un giocatore per alcuni anni, poi per motivi professionali ci siamo lasciati per ritrovarci successivamente ma questa volta da allenatore. Ci eravamo lasciati in serie C tanti anni fa, sono rientrato e ho ritrovato la la prima squadra in serie A, è evidente il percorso di crescita della società ed io di questo ne sono fiero e orgoglioso. Forza Olimpus Roma!”